Studi di ambiente ligure Volume primo: Liguria in generale ed estremo Levante
Autori: Alessandro Giannini e Roberto Ghelfi Edito dal Centro Studi Unioncamere Liguri Genova, 1980
Tratto dalla prefazione del prof. Alessandro Giannini:
Il
problema principe per l'architettura del nostro tempo è la convivenza con il passato. Il passato è inevitabile
e si fa presente in tutti i modi. La realtà in cui viviamo e operiamo è intrisa di passato: entrando in conflitto
con il passato entriamo in conflitto con la stessa realtà. In verità, il passato è cultura: la
realtà intrisa di cultura noi la chiamiamo ambiente e ci industriamo a decifrarlo, questo ambiente, perché nella sua
comprensione sta la chiave per la buona convivenza con il passato e la realtà: con noi stessi. L'ambiente è,
senza dubbio, un valore oggettivo, non uno stato d'animo: ma è un valore culturale. Questo vuol dire che esiste se
noi lo poniamo; ma, se lo ignoriamo, siamo incolti, che, in una civiltà come la nostra, vuol dire incivili. In altre
parole, l'ambiente è la realtà civilizzata con cui entriamo in contatto quotidiano ed il quesito sull'ambiente
è il più grande a cui si possa pensare. Un quesito così grande si formalizza in una domanda molto vasta
ed accurata. Noi ci siamo affaticati lungamente a capire come andava formulata la domanda: alla fine abbiamo compreso che
essa doveva essere totale e continua perché conteneva già in negativo la risposta in modo tale che, per ottenerla,
era sufficiente percorrere a ritroso i passi della domanda. Abbiamo capito che lo sforzo di formulare la domanda è
una autodisciplina. Essa conduce ad una conclusione: l'ambiente non si manipola se non operando sulla domanda, cioè
sulla coscienza dell'uomo. Nel confronto fra coscienza e realtà è la prima che deve adeguarsi alla seconda e
non viceversa; il problema dell'ambiente, tipico problema di cultura e di civiltà, si risolve sul piano educativo,
aumentando la consapevolezza dell'ambiente, cioè la cultura e la civiltà. La cultura urbanistica è
obsoleta ed inadeguata al momento e questo – il momento – è veramente cruciale nel senso che qui ed ora, mentre la
civiltà della crisi volge al crepuscolo e non si vede alcuna luce che la sostituisca, è urgente proporre
argomenti di rinnovamento e continuità. Dal punto di vista teorico, quest'opera non è che un'applicazione,
piuttosto imperfetta del pensiero di Saverio Muratori. Tutte le applicazioni sono anche verifiche e continuazioni: in questo
sta il nostro merito, se ne abbiamo uno.
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